Giugno 30, 2016

Miele di Castelmagno

La straordinaria varietà e ricchezza di fiori presenti nei nostri alpeggi  ha stimolato molti apicoltori a trasferire in quota, dalla tarda primavera e fino all’ estate, i propri alveari per poter cosi’ seguire  il procedere delle varie fioriture che si susseguono incessantemente. l’ambiente incontaminato della conca di chiappi, la frazione più alta di Castelmagno, e’ il tassello basilare del delicatissimo ecosistema che ruota intorno agli insetti impollinatori perché garantisce il benessere delle api e sostiene la loro produttività.

Oltre alle proprietà organolettiche, utili in cucina, i mieli presentano gli aromi derivanti dai fiori con cui sono stati prodotti, infatti  a seconda della fiorita da cui proviene il nettare, variano sapore, colore e consistenza del miele, le cui molteplici varietà rivelano impensate differenze all’olfatto ed al gusto. così il miele alla lavanda ha un colore ambra più o meno chiaro e’ fine ed aromatico e profuma la frutta fresca mentre quello di melata di abete ha riflessi rosso verdastri ed e’ forte, leggermente maltato. il miele di erica ha un colore ambra aranciato con un sapore floreale che ricorda l’anice, e così quello di rododendro con un sapore delicatissimo floreale.

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